lunedì 4 febbraio 2008

Empty Box



Come un fantasma cammini fra la gente,
tra le tue mani una scatola grigia,
credi tu possa interessare a qualcuno?

Per loro rimarrai solo un'insignificante scatola vuota.

martedì 1 gennaio 2008

Visuali interne


Le dita sfiorano il marmo freddo della mia camera,
l’aria plumbea, il buio consueto attorno a me,
atmosfere arseniche si mischiano con la mia anima,
in equilibrio instabile su onde lascio naufragare
la delusione, il dolore, la rabbia,
ferme, in questo istante
su foto, come segni di unghie su un muro.

martedì 25 dicembre 2007

Camminando



Ho un dolore che nessuno vede,
sono parole vuote, silenzi urlati.
Nel buio riverso i miei ricordi e cammino.

giovedì 6 dicembre 2007

Riflessioni


Bisogno di Pensare.
Bisogno di Solitudine.
Bisogno di Tempo.


Postproduzione: Fabio L.
Fotografia: Federico Forlani www.flickr.com/photos/romanticidio

sabato 20 ottobre 2007

La Gabbia d'Argento


La gabbia della Ragion Umana, impastata di fili argentei, fili che nascono, ti feriscono, stretti ti tagliano. Fili che muoiono, si spezzano, e ti lasciano inchiodato a terra. Questo è il principio Primo che ci accomuna?

martedì 9 ottobre 2007

Fragile


Come un bambino rannicchiato in un angolo, cerchi di coprirti per proteggerti.
I tuoi occhi fissi gridano: ti prego non violentarmi più.
Ma tu sei solo nuda pelle, carne da macello. Troppo fragile, ti sgretoli dall’interno come sabbia, fino a rimanere un guscio vuoto su cui è impressa la tua ultima espressione di paura, perché tu, ora, non esisti più, non provi più niente, anche se i tuoi occhi gridano ancora.

giovedì 4 ottobre 2007

Pagina Cento di Cento



“Pagina cento di cento. E sei alla fine della vita. Ne tocchi il fondo. Una vita noiosa, da studente. Senza amore né passione. Una vita di cui non ti frega. Una vita che salvi solo per fifa. Non hai mai amato, né hai una ragione per vivere, tranne il dolore, la paura del dolore.
Un lago di pietra: la mia tenerezza. Profonda e inutile, immobile la mia tristezza. Lunga, monotona ricerca, vana. Di gioia d’amore lacrime non piante, accumulate ormai gelide, nel vuoto cuore, affollano la gola, gonfie di dolore.”


Da Flaminio Alberici